Sulla congruità dei compensi professionali nei procedimenti ex art. 445 bis c.p.c

Nota a margine di Cass. OL 20.2.2020 n. 4301
Avv. Silvia Assennato

In tema di spese di lite, nelle procedure ai sensi dell’art. 445 bis c.p.c. la Cassazione, in una causa patrocinata da Assennato&Associati conferma il proprio recente orientamento, argomentando che per individuare gli scaglioni applicabili, in ragione del valore della causa nelle controversie relative a prestazioni assistenziali deve applicarsi il principio di cui all’art. 13 comma 1 c.p.c. in base al quale se il titolo è controverso, come nel caso di specie, il valore si determina in base alle somme potenzialmente dovute per un biennio.

Su queste basi è stato considerato lesivo dei cosiddetti minimi, oltre che assolutamente privo di motivazione, il compenso professionale liquidato al difensore antistatario senza riconoscere alcune voci, riferibili alle singole fasi processuali, pur al netto di tutte le riduzioni applicabili.

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